Sono passati due giorni dal rientro, oggi per la prima volta ho messo il naso fuori di casa per vedere la mia nipotina e per smazzarmi due ore di macchina senza senso.
Impressioni a caldo.
- Al risveglio dentro al mio letto sembra che sia stato tutto un sogno. Ritrovo tutto uguale, lo stesso caos, le stesse parole, gli stessi dibattiti alla TV. Poi guardo dentro l'armadio gli oggetti appartenenti al viaggio e resto a contemplare per qualche minuto, chiedendomi da dove ricominciare.
- Fa freschetto, il cielo è cupo, la gente veste grigio o nero, osservo che di notte distinguevo più facilmente un negro a Salvador che un italiano a Roma (fondamentale per preservare la mia incolumità). Questo paese ha bisogno di colore, non bastano le cravatte a pallini.
- Sono tutti brutti, probabilmente anche io, o forse è solo l'espressione della crisi che peggiora la percezione.
- Non si riesce più a parcheggiare la macchina.
Mi prendo questo fine settimana di riposo, in fondo è stato un viaggio lungo e stancante.
Lunedì ricominceremo da capo.
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