30.10.08

Rio de Janeiro

Quando il padreterno creó il Brasile si era giá fatto le ossa con dinosauri, antichi romani e dame del '500. Nonostante questo, il primo colpo d'occhio su Rio de Janeiro lascia attoniti, abbagliati da tanta maestria.
Mettiamoci che la prima cosa che ho fatto é stato un sacro bagno purificatore nelle acque di Ipanema. Mettiamoci anche che decido di godermi il sole che scende dietro Dois Irmãos dalla pietra dell'Arpoador, spartiacque tra Ipanema e Copacabana, e che non finisco di bearmi nel tramonto che esattamente alle mie spalle comincia a far capolino la Luna piena. Aggiungiamo pure una serie di eventi tra l'incredulo e il paradossale, quali incontri casuali di persone che avevo trovato su websites, fantomatiche apparizioni televisive, amici conosciuti altrove.. e la magia é fatta!
Nessun luogo meglio di questo qui, centro del magnetismo delle sue enormi pietre che sembrano piú cadute dal cielo che emerse dalla terra, puó fungere da catalizzatore di eventi.
Rio é Babilonia, é cittá tropicale, smisurata e baricentrica al tempo stesso, sporca ma sensuale, sorridente e pericolosa. Il Brasile non é Rio, ma Rio é il Brasile.
Tutte le razze e i colori di questo enorme paese finiscono per coincidere qui, negli affollati vicoli di Lapa il venerdí sera o sulle meravigliose spiagge urbane nel fine settimana.
Il Samba é il diabolico collante delle sudate notti carioca, musica che non lascia scampo all'involontario movimento del corpo, danza che trasforma ogni passo in provocazione, ritmo che scorre nelle vene come cachaça provocando lo stesso sordido stordimento.
Le viste mirabili della cittá non sono descrivibili, inutile cercarla su foto o mappe; il brutale contrasto dei monti scuri e granitici con gli edifici costruiti addosso ad essi é la fantasia di un urbanista ebbro; l'allegria ed il sorriso di questa moltitudine danzante rappresentano il vero ed ineguagliabile patrimonio che l'umanitá dovrebbe preoccuparsi di custodire.
Non vale la pena descrivere Rio, mi fermo qui aspettando il momento buono per ritornare.

Rio é stata anche l'occasione per rincontrare Massimo, fratello noparico anche lui nomade per queste terre.
La sorpresa é stata allietata da divertenti vicende che ci hanno introdotto nella vita carioca, oltre a una serie di personaggi usciti da un cartone animato di Matt Groening, per i dettagli leggere l'estratto dal blog di Massimo.

Nessun commento: